Linda Polman – Gente di nessuno
Rifugiati e migranti in Europa dal 1938 a oggi
«Ottant’anni di politiche sui rifugiati, tanto è il lasso di tempo che copre
Gente di nessuno, altro non sono che l’eterno ripetersi della storia.
Gli ebrei di ieri sono diventati i rifugiati di oggi, cambiano alcune parole,
ma la griglia interpretativa è la stessa e medesima la conclusione:
nessuno li vuole.»
L’arrivo in Europa di migliaia di persone in fuga dalla guerra, da regimi autoritari o semplicemente in cerca di un futuro migliore, sembra abbia generato una profonda crisi di identità nel Vecchio continente. Le frequenti difficoltà dei governi europei a elaborare efficaci politiche di gestione dei flussi o di accoglienza, o addirittura lo scambio reciproco di accuse e il desiderio malcelato di scaricare il problema su qualcun altro rappresentano, secondo molti osservatori, la più seria minaccia alla tenuta dell’Unione europea.
Tensioni di questo tipo non sono tuttavia una novità: con Gente di nessuno, Linda Polman mostra infatti come la questione dei rifugiati e dei migranti abbia rappresentato un nervo scoperto per l’Europa fin dalla prima conferenza sul tema, tenutasi subito prima dello scoppio del secondo conflitto mondiale. Allora come oggi, il sentimento diffuso era che queste persone non appartenessero a nessuno e che limitarne l’arrivo o respingerle fosse l’unica soluzione praticabile. Ripercorrendo le vicende drammatiche degli uomini e delle donne che, nel corso dei decenni, hanno visto negli ideali europei una speranza destinata a essere frustrata, Linda Polman racconta una storia che non può essere ignorata affinché l’Europa mantenga la promessa di civiltà dalla quale era nata.