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Disturbatore della pubblica quiete

L’uomo si rifiuta di lasciarsi disturbare da un disturbatore della pubblica quiete. Per tutta la vita io sono stato un disturbatore del genere, e sempre sarò e rimarrò un disturbatore della pubblica quiete, così sono sempre stato definito dai miei parenti, già mia madre, per quanto posso ricordarmi, mi chiamava disturbatore della pubblica quiete, e così il mio tutore e i miei fratelli, e in effetti in ogni mio respiro, in ogni riga che scrivo sono sempre rimasto un disturbatore della pubblica quiete. Per tutta la vita la mia esistenza non ha fatto altro che disturbare. Io ho sempre disturbato e ho sempre irritato. Tutto quello che scrivo, tutto quello che faccio, è disturbo e irritazione. Tutta la mia vita in quanto esistenza non è altro che un continuo disturbare e irritare. Giacché richiamo l’attenzione su dei fatti che disturbano e irritano. Ci sono quelli che lasciano la gente in pace e ci sono altri, fra i quali anch’io, che disturbano e irritano. Io non sono un uomo che lascia in pace la gente, e neanche vorrei avere un carattere del genere.


Thomas Bernhard, Autobiografia, “La cantina”, trad. it. Eugenio Bernardi, Adelphi, pp. 150-151


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