Valentino Rolando e Adriano Sada – Due biciclette intorno al mondo

«Nello stesso tempo apprendere, da un libro come questo, che c’è gente che grazie alla bicicletta ha vissuto un romanzo d’amore così intenso con il mondo, e il mondo tutto, non solo quello specifico della mitica-mistica del ciclismo agonistico, mi crea il problema di ospitare dentro di me invidia, ammirazione impegnativa e, appunto, invidiosa. In altre parole, il ciclismo di Merckx mi ha dato pulsioni epiche, questo di Rolando e Sada mi dà pulsioni etiche, molto ma molto più impegnative e problematiche da frequentare.»
Dalla prefazione di Gian Paolo Ormezzano

Anni Cinquanta, Torino. Valentino e Adriano, amici da sempre, hanno quasi trent’anni e un lavoro appena iniziato, ma nel cuore coltivano un sogno inconfessato, quello di partire in bicicletta per un giro intorno al mondo. Non lo pianificano, decidono di andare e ba-sta. Si prendono una settimana di ferie, senza avvisare nessuno che sarà solo l’antipasto. Dopo otto giorni di viaggio, a Trieste, spediscono lettere ad amici e parenti “Non torniamo, siamo partiti per un giro del mondo in bicicletta”.
Il loro viaggio, considerato il periodo e le condizioni geopolitiche di alcuni Paesi, è stata una vera avventura: quasi 28.000 km attraversando l’est Europa, la Turchia, l’Iran, l’Iraq, l’Indonesia, il Giappone, l’America, il Canada. Un tragitto fatto di incontri, cadute, aggressioni, notti in cella, lavori occasionali (si sono fermati in Iraq e negli States ad arricchire il budget…) e ospitalità generosa. Sono tornati a casa due anni dopo, nell’inverno del 1958, in tempo per il Natale.